Vivaldisieme è il titolo di un progetto ideato da Lingotto Musica e Istituto per i Beni Musicali in Piemonte che vedrà le due istituzioni affiancate nel prossimo triennio in varie attività concertistiche, divulgative e scientifiche dedicate ad Antonio Vivaldi. Un progetto che ha la sua figura di spicco nel direttore Ottavio Dantone e nella sua Accademia Bizantina. Punti di riferimento a livello internazionale nell’ambito della prassi esecutiva dell’opera vivaldiana e non solo, saranno per le prossime tre stagioni protagonisti di un appuntamento all’anno nell’ambito dei Concerti del Lingotto, di cui già molte volte sono stati ospiti in passato.
Il figura di Vivaldi è intrinsecamente legata al capoluogo piemontese. Tra gli importanti fondi musicali della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, un posto di primo piano spetta infatti alla Raccolta Mauro Foà e alla Raccolta Renzo Giordano, celebri in tutto il mondo per la presenza di oltre 15.000 pagine per lo più autografe di Vivaldi. Dei manoscritti vivaldiani, della straordinaria fioritura di studi che hanno sollecitato (rendendo Vivaldi uno dei compositori più eseguiti, pubblicati e incisi della storia della musica), delle vicende rocambolesche che fra il 1927 e il 1930 li hanno fatti approdare in una città – Torino – con cui il musicista ebbe rapporti sporadici, parleranno il prossimo martedì 17 dicembre alle 16.30, presso l’Auditorium Antonio Vivaldi (Piazza Carlo Alberto 3, Torino), Alberto Basso, Annarita Colturato e Franca Porticelli, in un incontro (a ingresso libero) intitolato La mano felice, a cura dell’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte. Nell’occasione, la Biblioteca Nazionale Universitaria offrirà al pubblico l’opportunità di vedere esposto nella Vivaldi House dell’Auditorium della Biblioteca il manoscritto autografo di una delle composizioni eseguite dall’Accademia Bizantina nel concerto del giorno successivo.
Ci si sposta al Lingotto mercoledì 18 dicembre. Alle 18.30, presso la Sala Londra, un incontro aperto al pubblico vedrà Ottavio Dantone confrontarsi sui problemi dell’esecuzione vivaldiana con il giornalista Orlando Perera, autore tra l’altro di un volume intitolato Vivaldi. La quinta stagione. Gran finale alle 20.30 presso l’Auditorium Giovanni Agnelli con il concerto dell’Accademia Bizantina, Ottavio Dantone e del grande mezzosoprano Sara Mingardo, che torna al Lingotto a 10 anni di distanza da quel memorabile Requiem di Mozart cantato sotto la direzione di Claudio Abbado, nel suo ultimo concerto tenuto all’ombra della Mole. Il programma della serata comprende una serie di pagine le cui fonti originali sono custodite presso la Biblioteca Universitaria di Torino e che l’Accademia Bizantina ha in anni recenti inciso per il poderoso progetto discografico Vivaldi Edition, edito dall’etichetta Naïve con la direzione artistica di Susan Orlando. Il salmo Nisi Dominus RV 608 e lo Stabat Mater RV 621, entrambi per contralto solista, sono i due brani dal maggior peso specifico della serata, ma non mancano momenti di distensione con i Concerti per archi senza solista RV 138 e RV 167, oppure le funamboliche acrobazie del violino di Alessandro Tampieri (primo violino dell’Accademia Bizantina) impegnato nel Concerto per violino e archi RV 582 «Per la Santissima Assunzione di Maria Vergine» oppure nel Concerto per organo e violino RV 541.