Esistono aspetti della musica che, in Italia, sono destinati solamente ai professionisti, in cui la maggior parte di noi può essere spettatore attento e partecipe, ma quasi mai diretto protagonista. Ed esistono invece altri ambiti – spesso trascurati o delegittimati ad esperienze di serie b – in cui la pratica musicale è quanto mai viva, partecipata e, strano a dirsi, in decisa crescita.
L’esperienza corale in Italia
Parliamo del panorama corale, che rappresenta in Italia un patrimonio ricchissimo di tradizione e coinvolgimento: sono centinaia di migliaia i cantori che, ogni anno, si trovano per provare, si auto-tassano per pagare un maestro o una sede, dedicano parte importante del loro tempo per sperimentare il piacere rigenerante del cantare e fare musica insieme. I cori italiani sono, per natura, cori amatoriali (anche se non mancano alcune preziose esperienze di professionisti) e costituiscono un tessuto ricco, variegato, solido. Laboratori, prove, concerti, scambi, corsi estivi, concorsi: chiunque abbia avuto la fortuna di esservi coinvolto sa che i cori – oltre che preziose risorse musicali del nostro territorio – sono scuole di democrazia, di partecipazione attiva, di inclusione, di formazione a tutto campo, di cittadinanza che supera i confini nazionali.
MITO 2017 e Il giorno dei cori
È a questo mondo affascinante che MITO 2017, unico tra i grandi festival europei non specialistici, dedica Il giorno dei cori: diciotto cori italiani e stranieri si susseguiranno in dieci concerti nei luoghi centrali e periferici della città, con il coordinamento di Feniarco, la Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali che da anni raccoglie questo patrimonio per rappresentarlo, coordinarlo e promuoverlo al meglio. Un giorno interamente dedicato alla musica corale, al suo repertorio e alle sue esperienze.
L’Open singing
E dopo essere stati travolti da questa festosa “invasione”, MITO per il secondo anno consecutivo – forte anche del successo riscontrato durante la scorsa edizione, la prima a firma di Nicola Campogrande che ha fortemente voluto introdurre questa novità – darà nuovamente ad ognuno la possibilità di far parte di un grande coro universale nell’Open Singing. Un coro guida sul palco di piazza San Carlo per supportare i cittadini che cantano, un direttore specializzato nel dirigere il pubblico, le parti distribuite gratuitamente tra la gente affinché ognuno possa intervenire in base alle proprie capacità e ai propri desideri, mille coristi e ognuno invitato a cantare, anche chi si considera stonato o non è mai riuscito a vincere la timidezza. Per fare insieme esperienza della bellezza.
Gabriele Montanaro