La ricerca in costante divenire di Torinodanza

Un Festival, per sua propria natura e scopo, deve saper riunire intorno a una programmazione tutti i punti che formano una linea capace di disegnare il profilo del pensiero e delle forme del contemporaneo. Per questo Torinodanza presenta artisti che esprimono attraverso la coreografia una ricerca sempre nuova e in costante divenire, come una lente d’ingrandimento sui grandi temi universali. Torinodanza vuole disegnare una mappa di stili, tendenze, necessità di interpretare idee, immagini in movimento, musica, fascinazione e poesia.
Forte della convinzione che la danza oggi costituisca uno dei linguaggi più all’avanguardia dell’arte performativa, un Festival può proporsi come una galleria d’arte, in cui artisti e spettatori si interrogano sui grandi temi del nostro presente. Torinodanza è la nostra sede espositiva privilegiata in cui perdersi in un labirinto di emozioni e sentimenti.
Il Festival conferma la propria vocazione internazionale con la presenza di artisti provenienti da tutto il mondo, al fine di offrire agli spettatori uno spaccato della migliore e più intensa coreografia del nostro tempo; guarda con attenzione alle forme di contaminazione della danza con le diverse discipline artistiche. Contaminare la danza con il teatro, le visioni, le parole, le arti visive è indispensabile e vitale per l’evoluzione di quest’arte: fondersi e confondersi per trovare un linguaggio capace di costruire una sensibilità più intensa è indispensabile per giungere alla significazione di un pensiero.

L’edizione 2018 del Festival, è stata anticipata dalla preview della produzione canadese Betroffenheit, scritto a quattro mani dalla coreografa Crystal Pite e dall’attore drammaturgo Jonathon Young, che ha debuttato alle Fonderie Limone di Moncalieri il 17 e il 18 maggio. Riprenderà poi nella consueta cornice autunnale, al Teatro Regio il 10 settembre con il dittico Noetic e Icon del coreografo belga di origini marocchine Sidi Larbi Cherkaoui (che sarà artista associato di Torinodanza nel triennio 2018/20) e proseguirà fino all’1 dicembre portando nel capoluogo piemontese uno spaccato importante della danza contemporanea internazionale, tra cui citiamo, oltre a Cherkaoui e Pite, Dimitris Papaioannou, Sharon Eyal, Alain Platel, Salia Sanou, Dave St-Pierre a cui si affiancano  alcune eccellenze italiane da annoverarsi, senza distinzione di valore o di classe, al repertorio straniero, tra cui Michele Di Stefano, Julie Ann Anzilotti, Diego Tortelli, Marco D’Agostin e Mario Martone.

Nel 2018 Torinodanza è anche partner del progetto Bruxelles en piste, promosso dal Ministero belga Promotion de Bruxelles auprès du gouvernement de la Fédération Wallonie-Bruxelles e da Les Halles de Schaerbeek coordinato da Piemonte dal Vivo.

Anna Cremonini
Direttore artistico Torinodanza festival