Musica al centro: quando l’inclusione sociale passa dalla classica

La musica come strumento di inclusione sociale alla portata di tutti. Prende le mosse da questa premessa Musica al centro, il nuovo progetto dei Corsi di Formazione Musicale della Città di Torino che, con un ciclo di incontri alla Casa della Cultura “Wolfgang Amadeus Mozart” di corso Taranto 160 in partenza dal 2 dicembre, veicolerà l’offerta educational degli enti musicali torinesi ai giovani e alle famiglie che vivono nei quartieri periferici a nord-est della città. Un condensato di note, pensieri ed emozioni per sensibilizzare soprattutto bambini e ragazzi con background migratorio al valore universale del “fare musica” e offrire occasioni di conoscenza e scambio in grado di annullare le differenze.

«Questi incontri non avranno il taglio né di una conferenza stampa né di una presentazione accademica», afferma Andrea Maggiora, ideatore dell’iniziativa e coordinatore dei Corsi di Formazione Musicale che dal 1979 preparano i ragazzi allo studio della musica sotto la guida di insegnanti qualificati. «Con un linguaggio pensato per i più piccoli, animato dall’ascolto attivo di materiali video, porteremo in periferia la vita musicale torinese».

A cadenza regolare, gli enti di Sistema Musica aderenti al progetto – fra cui l’Unione Musicale, il Teatro Regio e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai – saranno invitati a presentare le rispettive stagioni e le attività formative in cartellone a tutti coloro che orbitano intorno al Centro Interculturale. «Un target solitamente molto distante dagli eventi del tessuto musicale torinese – aggiunge Maggiora – che coinvolgerà non solo gli allievi dei nostri corsi, ma anche gli adulti e più in generale gli utenti del Centro, dagli immigrati di seconda generazione ai rifugiati e richiedenti asilo, che cercano di inserirsi in modo normale nella vita culturale cittadina».

La scommessa più ardua sarà quella di farli entrare per la prima volta a teatro o in una sala da concerto e di attivare così un modello di cittadinanza consapevole in cui la musica rappresenti un vettore di integrazione sempre più accessibile. «Per trovare nuovo pubblico – spiega Maggiora – abbiamo pensato anche a una simpatica iniziativa: prima di ogni intervento i bambini dovranno dimostrare la propria curiosità con domande che saranno estratte a sorte, in palio alcuni biglietti omaggio per assistere a spettacoli e concerti a scelta tra quelli organizzati dai soci di Sistema Musica. L’obiettivo è quello di cementare la sinergia fra il quartiere, i suoi abitanti e le istituzioni musicali torinesi. Perché la periferia non è cosa altra dalla città, ma sua parte integrante e caratterizzante».

Prossimi appuntamenti:
Martedì 10 dicembre con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI
Martedì 14 gennaio con il Teatro Regio

Valentina Crosetto