«Io sono stata flautista e questa volta, alla settima edizione del Premio Giubergia, ci tenevo proprio a premiare una flautista!». Così Francesca Gentile Camerana, presidente della De Sono Associazione per la Musica e direttore artistico della Fondazione Renzo Giubergia spiega perché quest’anno il prestigioso premio, è stato assegnato alla diciottenne venezuelana Sofia Salazar Sanchez.
«Ogni anno abbiamo premiato uno strumento diverso – prosegue –. L’idea del Premio è stata di Paola e Guido Giubergia che hanno creato la Fondazione a ricordo del padre, grande appassionato di musica».
Come avviene la scelta del vincitore?
«Non abbiamo una giuria, mi affido ogni volta alle segnalazioni di grandi musicisti dei quali ho la massima stima. Ad esempio nel 2013, alla prima edizione, Thomas Demenga mi segnalò il violoncellista Alessio Pianelli, il giovanissimo violinista Daniil Bulayev, vincitore nel 2015, mi è stato segnalato da Gidon Kremer, mentre nel 2017 è stata l’arpista Letizia Belmondo a parlarmi di Tjasha Gafner».
In che cosa consiste il Premio?
«Il vincitore percepisce 10.000 euro netti che riceve a Torino durante un concerto di premiazione in cui suona come solista insieme agli Archi De Sono. Poi, certo, segnalerà il Premio Giubergia nel suo curriculum».
Come è avvenuta la scelta della giovane Sofia Salazar Sanchez?
«È stato il flautista Jacques Zoon a indicarmela. Zoon secondo me è uno dei più grandi al mondo, non per nulla è stato il flautista preferito da Claudio Abbado. Sofia, dopo gli studi in Venezuela, da due anni si sta perfezionando con lui a Madrid alla Escuela Superior de Musica Reina Sofia. Per dirne la bravura e la maturità, ha già suonato con direttori come Sir Simon Rattle e Gustavo Dudamel. Nella mia famiglia si è sempre creduto nella Provvidenza e mi fa molto piacere pensare che il premio si arrivato per lei in un momento speciale: a causa dei problemi che ci sono in Venezuela la sua famiglia l’aveva appena informata che non poteva più mandarle i soldi per studiare in Spagna. Per Sofia era una tragedia e invece, pochi giorni dopo, le è arrivata la notizia del Premio e così potrà continuare a perfezionarsi».
Qual è il programma del concerto (ad ingresso libero) del 2 dicembre alle 21 al Conservatorio Verdi?
«Sofia Salazar, accompagnata dall’orchestra da camera Archi De Sono con Helena Winkelman nel ruolo di primo violino concertatore, eseguirà il Concerto per flauto e archi in mi minore di Saverio Mercadante, un brano che io amo molto e dove la solista può esprimere tutta la sua vivacità, tutta la sua tecnica. Nella seconda parte è in programma la Sinfonia n. 45 “degli Addii” di Haydn».
Susanna Franchi