Contrappunti

La chiamano ucronia: consiste nell’immaginare una storia diversa rispetto a quella conosciuta, tipo: come sarebbe cambiato il mondo se Napoleone avesse vinto a Waterloo? E’ un genere da romanzo che ci permette di creare mondi diversi, ma nel caso del violinista Giacomo Agazzini non si tratta di fantasticare ma di certezze: se nel 1990 non avesse ottenuto la borsa di studio della De Sono la sua vita sarebbe stata totalmente diversa: «Il Quartetto d’archi di Torino era nato nel 1988 e se non ci fosse stata la borsa di studio della De Sono non avremmo potuto continuare a studiare, suonare in un quartetto vuol dire studiare e lavorare tutti i giorni, insieme, senza quella opportunità non avremmo potuto fare la carriera che abbiamo fatto». Il 10 ottobre la De Sono Associazione per la Musica inaugura la sua stagione concertistica al Conservatorio Verdi con un concerto che vede sul palco tre “storici” borsisti della De Sono: il violinista Giacomo Agazzini (borsa di studio con il Quartetto d’archi di Torino dal 1990 al 1995), la violoncellista Claudia Ravetto (borsa di studio dal 1994 al 1995 che le ha permesso di perfezionarsi alla Staatliche Hochschule fur Musik di Mannheim) e il pianista Gianluca Angelillo (borsa di studio dal 1989 al 1994, grazie alla quale ha studiato al Conservatorio Cajkovskij di Mosca con Lev Naumov). «Non per fare polemiche – prosegue Agazzini – ma in Italia non c’è nessuno che ti aiuta se vuoi intraprendere la strada del quartetto, ti ci devi dedicare a tempo pieno e così facemmo io, Umberto Fantini, Andrea Repetto e Manuel Zigante ovvero il Quartetto d’archi di Torino, grazie alla borsa di studio De Sono che ci permise di andare a studiare alla Scuola di Musica di Fiesole con Piero Farulli e da lì avere contatti con Milan Skampa del Quartetto Smetana e andare a Stoccarda per studiare con il Quartetto Melos. Quella borsa di studio ci ha permesso di sognare il nostro futuro, ci ha dato ossigeno. In più abbiamo tenuto concerti e inciso cd per la De Sono». Il concerto del 10 ottobre, alle 19.30 sarà preceduto da una presentazione e un incontro con gli artisti: è il Caffè con a cura di Andrea Malvano, offerto dalla Lavazza, che si terrà nella Saletta Alfredo Casella. Poi alle 20.30 Agazzini, Ravetto e Angelillo (che hanno già tenuto concerti e masterclass insieme in Cina e hanno inciso un cd della De Sono dedicato a Šostakovič) eseguiranno pagine di Schumann, Chenna, Bach, Fauré e, in prima esecuzione assoluta, un nuovo lavoro di Andrea Chenna.

Susanna Franchi