De Sono: stagione e attività 2022/2023

La De Sono continua con Benedetto Camerana la strada tracciata da Francesca Gentile Camerana nel 1988. Come sempre la formazione musicale al centro delle attività

La De Sono si prepara a inaugurare la sua trentaquattresima stagione, la prima in assenza della sua fondatrice Francesca Gentile Camerana, scomparsa l’8 luglio scorso, ma in continuità con il percorso svolto fino ad ora: «Il centro delle attività De Sono e della stagione concertistica rimane come sempre la valorizzazione dei giovani; – spiega il nuovo Presidente Benedetto Camerana, nominato il 12 settembre scorso dall’Assemblea della De Sono come segno di continuità con la sua storia – valorizzazione che l’Associazione persegue a 360°, non solo sostenendo la formazione dei “musicisti di domani” attraverso le borse di studio, le masterclass a titolo gratuito, i concerti, ma anche promuovendo la formazione del “pubblico di domani”, soprattutto grazie al progetto educational Livemotiv

«La nostra missione è proseguire la linea tracciata da Francesca Gentile Camerana e portare avanti in modo autentico il suo impegno nel settore dell’educazione musicale e nel sostegno ai giovani. – afferma il Direttore artistico Andrea Malvano – Dal 1988 a oggi sono cambiate tante cose, nella società, nel sistema musicale, nelle forme della performance artistica; ma il bisogno educativo resta prioritario, per garantire un professionismo di qualità e insieme l’avanzamento di una storia interpretativa del grande repertorio.»

La formazione per la De Sono, da alcuni anni, non è più solo rivolta ai musicisti, ma anche agli spettatori del futuro, tramite progetti specifici che educano all’ascolto nelle scuole secondarie e nell’Università. Inaugurato la scorsa stagione grazie alla preziosa partnership con la Fondazione Agnelli, il progetto Livemotiv si rivolge agli studenti e ai docenti delle scuole secondarie di II grado in tutta Italia, proponendo workshop dal vivo, nella forma di lezioni-concerto con la presenza di giovani strumentisti. Dedicato alla memoria di Gianluigi Gabetti- già presidente onorario di De Sono e grande appassionato di musica – nel corso del suo primo anno di vita Livemotiv ha già coinvolto 1.200 studenti e proseguirà con ulteriori appuntamenti sul territorio nazionale.

Prosegue l’iniziativa editoriale dedicata al web #IoDeSono, che presenta sul sito e sui social dell’Associazione i ritratti dei giovani strumentisti sostenuti attraverso le borse di studio, che nel 2022 sono arrivate a 290, grazie al prezioso contributo di Lavazza Group.

La presentazione dei borsisti e dei giovani talenti De Sono avviene anche nel corso della stagione concertistica, che li vede coinvolti in eventi aperti gratuitamente alla città, offrendo loro importanti occasioni per suonare e mettere in pratica gli insegnamenti appresi in accademie internazionali di perfezionamento. Il sipario si alza il 10 ottobre al Teatro Vittoria con La camera dei bambini, un concerto con musiche che esplorano il tema dell’infanzia e nello stesso tempo invitano lo spettatore a una riflessione più profonda su temi di carattere esistenziale. Il mondo dei più piccoli sarà nuovamente protagonista nel periodo natalizio, grazie alla partecipazione dei giovanissimi musicisti dell’Accademia Suzuki Talent Center a La musica nel cuore, serata organizzata in collaborazione con la Fondazione Renzo Giubergia e la Fondazione Paideia.

Tocca un tema rilevante della cultura europea – la forza di sopravvivere offerta dalla musica nei campi di concentramento – il concerto La fine del tempo, che in occasione del Giorno della Memoria propone l’esecuzione del Quatuor pour la fin du temps di Olivier Messiaen. Il virtuosismo ottocentesco in tutte le sue complesse sfumature offre un importante banco di prova a Riccardo Porrovecchio e Martina Consonni, i due borsisti impegnati nell’esecuzione del concerto Sfumature di virtuosismo; mentre il programma di Voci dall’Est, lascia spazio alla produzione di due compositori di origine ungherese e ceca, Kodály e Dvořák, mettendo in luce gli scambi fruttuosi tra musica popolare e produzione colta, con l’interpretazione dei giovani Paolo Tedesco, Alessandro Defonte e Alessandro Bor. Chiude la stagione concertistica l’appuntamento riservato al Quartetto Werther.

Si rinnova, infine, l’impegno con la Fondazione «Renzo Giubergia» per conferire un riconoscimento prezioso a un giovane astro nascente del concertismo internazionale, in occasione della serata dedicata all’omonimo premio.

Non mancano, come ogni anno, la pianificazione di preziose occasioni di formazione a titolo gratuito, come le masterclass per strumenti ad arco, e il sostegno al lavoro dei neolaureati e dottorandi in materie musicali, grazie all’attività editoriale diretta da Andrea Malvano. A tal proposito, è in corso di pubblicazione con la casa editrice LIM la quarentesima tesi universitaria ad opera di Davide Pulvirenti: Una nuova drammaturgia per l’opera napoletana: l’Arbace di Sertor e Bianchi.

I concerti e le attività 2022-2023 sono rese possibili grazie al sostegno dei Soci, degli Amici e di Ministero della cultura, Regione Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte, Camera di Commercio di Torino, Fondazione CRT, Fondazione Agnelli, Reale Foundation, Banca Patrimoni Sella, Ersel, Buzzi Unicem.

Per maggiori informazioni: Sito De Sono