I quattro spettacoli per ascoltatori… futuri

Tra i tanti “futuri” immaginati e agognati in questa nuova edizione di MITO 2021, non poteva mancare lo sguardo alle giovanissime generazioni, cui sono dedicati quattro spettacoli per provare a ripartire, in questo tempo sospeso, e ad affidare alla ripartenza scampoli di leggerezza e fantasia.

Si comincia sabato 11 settembre alla Casa Teatro Ragazzi e Giovani (ore 11 e 15,30) con tre repliche di Solletico, uno spettacolo della compagnia olandese Oorkaan, dove le sonorità di violini e marimbe, insieme alle voci e ai movimenti danzanti di tre performer “solleticheranno” la pancia e i sensi dei bambini dai 2 anni in su.

Il secondo appuntamento, nella medesima sede, è il 18 settembre (ore 15,30 e 18) con due rappresentazioni di Futurottole, con i Piccoli Cantori di Torino, diretti da Carlo Pavese, insieme a Brù 2021, ensemble di musica barocca che riunisce musicisti presenti sulla scena europea: la proposta, consigliata per bambini dagli 8 in su, è un dialogo tra universi musicali, che spazia fra tradizioni antiche e ispirazioni moderne, e gioca tra Mozart, Petrassi e Terry Riley. Passato e futuro diventano complici in nome della libertà, e tra frottole rinascimentali e arditezze futuriste, sciolgono qualsiasi maglia temporale, proprio come sanno fare i bambini.

Domenica 19 settembre, ancora negli spazi del Teatro Ragazzi (ore 15,30 e 18), sarà la volta dello spettacolo Shhht con l’ensemble francese Quatuor Beat e la regia di Pierre-Jean Carrus. Navigando tra Bach, Vivaldi, Čajkovskij, l’americano Reich e l’armeno Khacaturjan e altri ancora, le percussioni e i loro suoni si impadroniranno della scena, evocheranno luci ed ombre notturne, si trasformeranno in creature misteriose e daranno vita a situazioni magiche. Una performance che darà forma visiva a ciò che di solito siamo abituati ad ascoltare.  Due le recite pomeridiane, consigliate dai 3 anni in su.

L’ultimo appuntamento per bambini (sempre consigliato dai 3 anni) è per domenica 26 al Conservatorio di Torino (ore 17), con la prima esecuzione assoluta di Pachua, uno spettacolo di Manuel Renga ispirato alle atmosfere e alle storie degli indiani d’America cui darà voce il camaleontico Elio (senza Storie Tese). A evocare gli spiriti degli animali totem, cui affidare simbolicamente i nostri futuri, l’Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali diretta dal maestro Daniele Parziani.

Anna Parvopassu