Martedì 24 ottobre al Conservatorio Verdi il concerto OFT PARFUM

PROFUMI 2023-24  OFT PARFUM

Martedì 24 ottobre 2023, ore 21
Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino)

Orchestra Filarmonica di Torino
Giampaolo Pretto direttore

Musiche di:
Robert Schumann
Ouverture, Scherzo e Finale in mi maggiore per orchestra op. 52

Ludwig van Beethoven
Sinfonia n. 5 in do minore op. 67

Domenica 22 ottobre 2023, ore 10 – Prova di lavoro a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino)
Lunedì 23 ottobre 2023, ore 18.30 – Prova generale al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4, Torino)

L’essenza dell’Orchestra Filarmonica di Torino è racchiusa nel concerto inaugurale OFT Parfum, che martedì 24 ottobre apre al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino la Stagione Profumi 2023-24. L’Orchestra, diretta da Giampaolo Pretto, che di OFT è anche direttore musicale, eseguirà le musiche di due grandi compositori, Schumann con Ouverture, Scherzo e Finale, e Beethoven con la Quinta Sinfonia. Un brano famosissimo, e uno di più raro ascolto, per rappresentare le due anime che contraddistinguono da sempre la programmazione di OFT. Due brani che raccontano inoltre l’evoluzione del genere sinfonico nell’arco della prima metà dell’ottocento.

L’irrequieto e romantico Schumann è il protagonista della prima parte del programma. Compositore geniale e fecondo, Robert scrisse 
Ouverture, Scherzo e Finale in mi maggiore per orchestra op. 52 nel 1841. A ispirarlo in questa composizione per orchestra fu l’espressività potente e magnetica che riconosceva in Beethoven. Così, dopo aver incredibilmente scritto in un solo mese la Sinfonia n. 1 Primavera, facendola eseguire a Lipsia il 31 marzo, Schumann iniziò pochi giorni dopo a dedicarsi a Ouverture, Scherzo e Finale. E se inizialmente, l’Ouverture avrebbe dovuto costituire un brano a sé, il compositore decise poi di ampliarlo con i due movimenti successivi, regalando così al pubblico questo originale capolavoro. Eseguita la prima volta quello stesso anno, la partitura venne rimaneggiata in seguito, prima di essere pubblicata definitivamente nel 1846 come op. 52. La sua portata innovativa è nel tentativo, riuscito, di Schumann di plasmare il genere sinfonico secondo lo spirito romantico del tempo. Una rimodulazione che spinge lo stesso autore a optare per un titolo che richiama i singoli movimenti perché, nel suo complesso, il brano non trova riflesso in nessuno dei generi tradizionali.

La seconda parte del concerto ha invece protagonista la celeberrima Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Ludwig van Beethoven, colui che tanto contribuì all’immaginario romantico del conterraneo Schumann. Le quattro note introduttive della Quinta Sinfonia sono forse l’attacco più noto della storia della musica, così straordinariamente efficaci da essere diventate pop ed essere riutilizzate in una molteplicità di opere, in particolare cinematografiche, per rafforzare con la musica la tensione del momento.
Composta fra il 1807 e l’inizio del 1808 (ma i primi studi risalgono al 1804), la Quinta fu eseguita per la prima volta il 22 dicembre 1808 al Theater an der Wien, in una serata musicale che non ebbe particolare successo. Il tempo ha però reso giustizia a questa sinfonia, che è tra le più amate di ogni epoca.
Come tradizione da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto da un micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell’atmosfera speciale del concerto, è affidata all’associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all’Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

INFO E BIGLIETTI www.oft.it