Applausi gioiosi e risate a crepapelle con Aleksey Igudesman e Hyung-Ki Joo

La comicità è una cosa molto seria; d’altro canto, la musica che chiamiamo “seria” è ricca di umorismo: tutto sta nel farlo notare. È, in estrema sintesi, la filosofia che accomuna il violinista Aleksey Igudesman e il pianista Hyung-Ki Joo, che su queste basi hanno dunque formato un duo, comico e serissimo insieme. Comico per scelte e vocazione, ma serissimo, innanzitutto, perché entrambi hanno tecnica e sapienza musicali da professionisti virtuosi: si sono conosciuti all’età di dodici anni, quando entrambi studiavano in Inghilterra alla scuola fondata da Yehudi Menuhin e già allora hanno scoperto di condividere la duplice vocazione per la musica e l’umorismo. Sul primo fronte si sono poi separati, andando a perfezionarsi in luoghi distanti, Joo a New York e Igudesman a Vienna. Lì si sono poi ritrovati qualche anno più tardi e hanno finalmente dato vita al progetto che caldeggiavano fin da ragazzini e con il quale hanno conosciuto un successo considerevole; che è naturalmente successo di pubblico dal vivo, con risate a crepapelle e applausi gioiosi nelle sale, ma anche sui media, con video che su Youtube hanno visualizzazioni che si misurano in decine di milioni.

Come ogni pratica seria, anche questa ha una tradizione alle spalle e Igudesman e Joo si dichiarano nel solco di Victor Borge e Dudley Moore; come loro, e come molti altri, funzionano magnificamente da soli, ma certamente il divertimento si moltiplica quando si incontrano con un direttore e un’orchestra, che, a loro volta, per collaborare devono condividere la leggerezza e l’ironia, ma anche essere molto bravi. C’è una gag, per esempio, che fa parte di Nightmare Music, il progetto che Igudesman e Joo stanno portando in giro per il mondo, in cui il pianista aziona un telecomando e a ogni tocco violinista e orchestra cambiano brano, da Bach a Berg, da Vivaldi a Brahms, con un tasso di cambio sempre più rapido: la gag ovviamente funziona se, o meglio, perché i musicisti sono capaci non solo di suonare le note delle diverse composizioni, ma di crearne in un istante sonorità, stile e atmosfera.

A Torino in febbraio, per il concerto di Carnevale, a giocare serissimamente con il duo comico saranno i musicisti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai guidati dall’empatico e comunicativo John Axelrod, che incorniceranno la performance con Igudesman e Joo con una composizione seria e ricca di umorismo come il poema sinfonico di Richard Strauss dedicato alle avventure di Till Eugenspiegel, e una pagina scritta con abilità rara per essere di sfrenata allegria e leggerezza quale è il celebre Can can dell’Orfeo all’inferno di Jacques Offenbach.

Gaia Varon