!Wow! Un mago di Oz per 6.000 bambini

«A grande richiesta!» Efficacissima sintesi questa suggerita dalla Sovrintendente dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI Paola Carruba per spiegare il segno sotto il quale nasce la ripresa di !Wow! Il Mago di Oz, la fortunata produzione che lo scorsa stagione vide coinvolti circa 1500 bambini, e che quest’anno, è ancora Paola Carruba a ribadirlo: «è già sold out. Avevamo previsto tre repliche, ne abbiamo dovute aggiungere altre quattro. Ad un certo punto del percorso, infatti, oltre all’Ufficio Scolastico Regionale e alla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, si è inserito l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Torino, allargando così ancora la platea: saranno coinvolti i bambini dell’ultimo anno della Scuola Materna. Per questa “ripresa” saranno oltre seimila i bambini, che potranno avvicinarsi alla musica sinfonica, ascoltandola dal vivo, offerta loro ai più alti livelli. D’altronde, il nostro primo obiettivo, era proprio quello di incontrare i bambini più piccoli, sebbene non solo loro, inserendoci a nostra volta in quell’articolato mosaico di attività di formazione musicale, che caratterizza l’ambito torinese. Un inserimento quello della Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che avviene proponendo un repertorio ritenuto troppo sbrigativamente “non facile”, e che permetterà in particolare a tutti i bambini di venire in contatto con contenuti di bellezza, che magari troppo tardi altrimenti avrebbero conosciuto, o addirittura mai. Non si tratta solo di costruire il pubblico di domani, di motivare allo studio della musica le nuove generazioni, finalità certo importantissime: esperienze come questa mirano a formare cittadini migliori». Un entusiasmo quello di Paola Carruba condiviso anche da Manu Lalli, regista dello spettacolo, artista che da anni con la Compagnia Venti Lucenti, lavora proprio nella divulgazione dell’opera lirica e della musica sinfonica. «Le nostre produzioni – spiega Manu Lalli – sono produzioni con i bambini, non per i bambini. I bambini sono in scena, assieme ai nostri attori, e, in questo caso, assieme ai professori della OSN. Wow! Il Mago di Oz è una produzione davvero speciale. Nell’opera, che ci siano personaggi in scena è del tutto ovvio. Non così nella sinfonica. Quando la sovrintendente Paola Carruba ci ha coinvolti, abbiamo dovuto progettare uno spettacolo nel quale si mescolassero parte attoriale e musica sinfonica (la colonna sonora, infatti, è costituita solo da grandi pagine di quel repertorio, non dalla musica composta per il film e/o per il musical), portando appunto tutti in scena: attori, bambini, musicisti. Il contributo del Centro di Produzione RAI, che ha realizzato l’allestimento, è stato davvero importante, dovendo in qualche modo trasformare il palcoscenico dell’Auditorium in un teatro. E così quello degli insegnanti e dei loro allievi, tutti per mesi chiamati a fare regolari sessioni di prove. Tant’è che nella recita di venerdì 24, non canteranno solo i bambini che alla fine sono stati scelti per partecipare allo spettacolo, ma tutti quelli coinvolti nel progetto, il direttore dirigendo rivolto alla platea».

Fabrizio Festa