La Filarmonica TRT suona Charlie Chaplin

Lunedì 4 marzo, alle ore 20.30, la Filarmonica TRT rinnova l’appuntamento, ormai diventato un classico, con il grande cinema di Charlie Chaplin al Teatro Regio, dove la proiezione del film The Circus verrà accompagnata dall’esecuzione dal vivo in sincrono della colonna sonora interpretata dall’orchestra diretta da Timothy Brock.

La Filarmonica TRT negli anni si è fatta conoscere presso il grande pubblico per i seguitissimi spettacoli che hanno portato in scena la proiezione di celebri pellicole del cinema muto, come Cabiria di Pastrone e Tempi moderni, Luci della città, Il monello e La febbre dell’oro di Charlie Chaplin, con l’esecuzione in sincrono dal vivo delle colonne sonore originali, e proprio in tale repertorio è oggi una delle orchestre di maggiore perizia.

Il 4 marzo andrà quindi in scena uno spettacolo imperdibile tanto per la straordinaria bellezza del film, ricco di invenzioni comiche e profondi sentimenti, quanto per la poesia della colonna sonora, composta dal regista stesso. Il Circo, proiettato la prima volta a New York il 6 gennaio 1928 come film muto, valse a Chaplin un Oscar alla carriera “per la versatilità ed il genio nella recitazione, sceneggiatura, regia e produzione”.

Timothy Brock, che ha curato il restauro della partitura, descrive con passione la colonna sonora composta da Chaplin quarant’anni dopo la prima edizione della pellicola: «Composta nel 1968, durante l’ultimo periodo musicale di Chaplin, rappresenta un ultimo regalo della sua capacità nel catturare suoni e sensazioni elementari. In queste pagine si sente quasi l’odore della segatura e della pittura a base di grasso che permea l’ambiente circense. Il susseguirsi dei numeri, dei personaggi e della quotidianità del lavoro, intrecciati con riflessioni struggenti sulle avversità che la vita del circo reca, sono narrati in modo impudente e divertente.
Ci sono sottili differenze nel modo in cui Chaplin si è avvicinato a ogni numero del circo: una musica sempre vivace per la ragazza acrobata, mentre è un valzer leggero che accompagna, nella scena più famosa del film, il vagabondo funambolo, quasi a sottolinearne l’inconsapevolezza del forte pericolo.
La musica composta da Chaplin incorpora nella sua struttura, creando un equilibrio, tutti gli elementi: dai numeri sulla pista ai drammi del backstage.
La partitura è generalmente leggera rispetto alle precedenti, tuttavia uno dei passaggi musicali più commoventi dello spartito arriva proprio alla fine, dove il violoncello solista crea un momento orchestrale di solitaria dolcezza, quando il vagabondo, mentre il circo smonta la struttura, continua solo nel suo cammino.

Il restauro della partitura mi ha richiesto sei mesi nel 2002-03, lavorando con i manoscritti originali degli archivi Chaplin a Montreux. L’organico strumentale prevede: ottavino, flauto, oboe, 2 clarinetti, clarinetto basso, 2 sassofoni contralti, sassofono tenore, fagotto, corno, 2 trombe, 2 tromboni, 2 percussioni, chitarra, mandolino, pianoforte e archi». (filarmonica trt)