Regio Metropolitano: l’opera va incontro alla città

«Il Regio Metropolitano è una Stagione alla quale tengo molto – afferma Rosanna Purchia, Commissario Straordinario del Teatro Regio – ho sempre pensato che le difficoltà si possono trasformare in opportunità e in questo caso una chiusura, quella del Teatro per le importanti opere di rinnovamento e adeguamento dell’impianto scenico, è diventata l’occasione per uscire dalle mura di piazza Castello permettendoci di instaurare una straordinaria collaborazione con dodici preziosi partner con i quali si è creata una sorprendente sinergia, e trovare quindi dodici nuove case. Inoltre, la nostra “Stagione metropolitana” segna il ritorno degli spettacoli al chiuso e con grande soddisfazione posso annunciare che il Teatro Regio, in un’ottica di contrasto alla pandemia del Covid-19 e di rispetto e sensibilità nei confronti del pubblico e dei lavoratori, ha disposto l’obbligo del Green Pass per tutti i suoi dipendenti e collaboratori.

Gli spettatori del Regio Metropolitano saranno dunque accolti in totale sicurezza. Un importante risultato – per il quale ringrazio Guido Mulè Direttore generale del Regio – ottenuto con l’unanimità del Comitato Covid-19 che coinvolge anche i rappresentanti dei lavoratori del Teatro, che hanno dimostrato, ancora una volta, grande senso di responsabilità. Regio Metropolitano è quindi una scelta prima di una necessità, un Teatro che va incontro alla città: dinamico, curioso e desideroso di aperture. La sfida è sperimentare come sia possibile dialogare con realtà culturali che hanno una loro preziosa storia, il loro modo di essere e un pubblico affezionato».

Regio Metropolitano si realizza con il fondamentale sostegno di Intesa Sanpaolo, Socio Fondatore del Teatro Regio e con il patrocinio della Città di Torino.

I nostri partner sono: Auditorium Giovanni Agnelli del Centro Congressi Lingotto, Auditorium Rai “Arturo Toscanini”, Chiesa del Santo Volto, Conservatorio Statale di Musica “G. Verdi” di Torino, Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo, Museo Egizio, OGR Torino, Teatro Alfieri – Torino Spettacoli, Teatro Colosseo e, sul versante delle arti visive: Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Archivio di Stato di Torino, Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino e Musei Reali con Palazzo Reale.

Sebastian F. Schwarz, Direttore artistico del Teatro Regio racconta: «È sempre molto stimolante lavorare a una nuova Stagione, ma lo è stato ancor di più immaginando di abitare spazi differenti e peculiari. Da ottobre 2021 a gennaio 2022, Regio Metropolitano proporrà 33 appuntamenti tra opera, balletti, concerti sinfonici e corali e mostre. Sono felice di sottolineare il nostro contributo alle celebrazioni in occasione dell’Anno di Dante con La vita nuova di Ermanno Wolf-Ferrari, che vedrà coinvolte tutte le compagini artistiche del Regio e protagonista Alessandro Preziosi (come voce recitante) e i due solisti Vittorio Prato e Angela Nisi. Inoltre, in una Stagione principalmente sinfonica, sono però molto soddisfatto per l’appuntamento di novembre con l’Aida di Verdi, titolo d’opera per eccellenza, che presentiamo in forma di concerto, con il quale vogliamo celebrare il 150° anniversario della prima assoluta nel 1871 e rendere omaggio all’indimenticabile tenore Enrico Caruso, nel 100° anniversario della scomparsa (1873-1921). Avremo modo di presentare giovani promesse come Dmitry Matvienko, secondo classificato al Concorso Cantelli, che dirigerà il Quarto concerto di Beethoven con il giovane pianista Lorenzo Nguyen, diplomato al Conservatorio di Torino. Ospiteremo per la prima volta Oksana Lyniv, la direttrice ucraina che ha appena debuttato a Bayreuth, e ritroveremo chi con il Regio ha una lunga storia artistica come Donato Renzetti, Gianandrea Noseda e Pinchas Steinberg. Infine, le interessanti collaborazioni con il Museo Egizio, l’Accademia Albertina di Belle Arti, l’Archivio di Stato e i Musei Reali metteranno in evidenza le straordinarie capacità creative dei nostri Laboratori di scenografia di strada Settimo e della Direzione allestimenti».

L’inaugurazione del Regio Metropolitano è sabato 16 ottobre alle ore 20.30 al Conservatorio “Giuseppe Verdi” con l’Orchestra del Regio diretta da Julian Rachlin, direttore e violino, in un programma dedicato interamente a Wolfgang Amadeus Mozart: il Concerto n. 3 in sol maggiore per violino e orchestra e la Sinfonia n. 4 in sol minore.

All’Archivio di Stato di Torino, dal 16 settembre al 7 novembre, si tiene Regio contemporaneo. L’arte contemporanea incontra l’opera lirica: nell’ambito del programma di Art Site Fest, l’Archivio di Stato ospita il racconto del lungo rapporto che il Teatro Regio ha intrattenuto con l’arte contemporanea. Paladino, Burri, Botto & Bruno, Livermore, Fura dels Baus, Hockney, Poda, sono alcuni degli artisti, registi e scenografi che hanno interpretato l’Opera con il linguaggio dell’arte attuale. In mostra, immagini, costumi e documenti per un suggestivo percorso offerto ai visitatori. Ingresso libero e info su: archiviodistatotorino.beniculturali.it.

Alla Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino dal 1 ottobre 2021 al 1 marzo 2022 si terrà Disegnare la Città. L’Accademia Albertina e Torino tra Eclettismo e Liberty. Il Teatro Regio contribuisce con l’esposizione di alcuni costumi che rievocano l’eleganza della Belle Époque, accanto ai progetti originali di Giulio Casanova per il Caffè Baratti & Milano e per il Treno Reale. Info: www.albertina.academy.

Ai Musei Reali – Palazzo Reale da dicembre 2021 Stanze teatrali. Il Regio ai Musei Reali. Il Teatro Regio entra a Palazzo Reale e nella Cappella della Sindone curando l’allestimento scenico di spazi di straordinario fascino: la Sala da pranzo e la Sala da ballo, capolavori dell’architetto Pelagio Palagi, saranno dotate di nuovi apparati scenografici; nella cappella del Guarini sarà ricostruita la grande raggera che, prima dell’incendio del 1997, svettava sulla sommità dell’altare. Info: www.museireali.beniculturali.it.

Al Museo Egizio dal 17 marzo al 5 giugno 2022 sarà allestita AIDA, figlia di due mondi: una mostra che ripercorre la genesi dell’opera verdiana esplorando il contesto storico e sociale di un Egitto ancora legato all’impero ottomano ma già proteso verso un cammino indipendentista e modernista. Un approccio inedito sviluppato con un progetto scientifico realizzato dal Museo Egizio in collaborazione con l’Archivio Ricordi e l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani: immagini, documenti e reperti rivelano una nuova prospettiva di comprensione e ascolto di Aida. Info su www.museoegizio.it. (Tr)