Alta velocità e spericolatezza per i progetti al Teatro Vittoria

Tre diverse serie di concerti e tre diverse programmazioni, tutte accomunate dall’intento di dare spazio, in scena e/o in platea, alle nuove generazioni: un significativo obiettivo che l’Unione Musicale affida ai progetti Schumann, Short Track e Young, in partenza nel mese di novembre al Teatro Vittoria.

Si comincia con il primo appuntamento della serie Schumann che consolida la collaborazione con il Conservatorio di Torino. Otto i concerti in cartellone, dal 4 novembre all’8 maggio 2018, tutti alle ore 20, preceduti da una guida all’ascolto alle 18.30 e da un aperitivo alle 19.30. In scena gli allievi del Conservatorio “Giuseppe Verdi”, scelti fra le classi di pianoforte, musica da camera, canto, quartetto, insomma tra quelle aule nelle quali il repertorio schumanniano costituisce un elemento strutturale del percorso di studi.UNIONE Schumann Protagonisti del primo concerto il pianista Gianmarco Moneti e il duo costituito da Esther Zaglia al violino e Alessandro Boeri al pianoforte. In programma alcune tra le opere più impegnative del Maestro tedesco: gli Studi in Forma di Variazione su un Tema di Beethoven, le Variazioni Abegg e la Sonata in la minore op. 105.

La novità di quest’anno è Short Track, ovvero pattinaggio ad alta velocità e molta spericolatezza. Tradotto in musica: quindici minuti di concerto, quindici minuti di domanda e risposta tra pubblico e artisti, il tutto ripetuto tre volte nel corso della stessa serata, alle 18, alle 19 e alle 20 (l’ascoltatore potrà scegliere ovviamente a quale incontro partecipare). Su il sipario l’11 novembre con Il pianoforte sulla luna: Antonio Valentino eseguirà l’Adagio sostenuto dalla Sonata Al chiaro di luna di Beethoven, il Notturno op. 9 n. 2 di Chopin e il Clair de lune dalla Suite bergamasque di Debussy. Allo stesso Valentino e ad Alberto Bosco il compito di interloquire con il pubblico.

Al via, infine, anche la serie Young, ovvero il cartellone concertistico che ospita talenti emergenti. Inaugurano il 18 novembre il flautista Matteo Sampaolo e il pianista Alessandro Soccorsi. SampaoloProgramma brillante e ricco di suggestioni quello che propongono i due giovani artisti: la Sonatina di Milhaud in apertura, poi ecco la Sonata di Jolivet, un omaggio, dunque, a quella produzione francese dei primi decenni del Novecento che proprio nel flauto trovò una delle sue voci più efficaci. Poi un raro Barber, la Canzone (Elegy) op. 38a, rielaborazione dell’Adagio del suo Concerto per pianoforte, e infine un classico del repertorio per flauto e pianoforte: Undine di Carl Reinecke. Anche per i concerti della serie Young è prevista la guida all’ascolto alle 18.30 (a cura di Liana Püschel) e, a seguire, l’aperitivo offerto al pubblico.

 

Fabrizio Festa