Benedetto Lupo: “Il mio amore per Debussy”

«Sono sempre stato innamorato della musica di Claude Debussy: ho avuto la fortuna di approfondirla con Aldo Ciccolini, che l’aveva suonata tutta, ed è stata un’esperienza bellissima, un regalo che la vita mi ha fatto!»: a parlare è Benedetto Lupo, uno dei pianisti più interessanti e completi della sua generazione, che torna all’Unione Musicale mercoledì 14 novembre 2018 per rendere omaggio al grande compositore francese a cento anni dalla sua morte. Un concerto che Benedetto Lupo ha appositamente pensato per questa ricorrenza e che da più di un anno esegue nelle più importanti sale del mondo, ottenendo ovunque ampi consensi di pubblico e di critica: «Il recital Debussy è stato un’esperienza musicale, sensuale e sonora assolutamente eccezionale», “Le Devoir” per il concerto alla Salle Bourgie di Montreal; «Le interpretazioni di Lupo, libere da qualsiasi prevedibilità e routine, sono interamente personali, meditate e fresche. Durante l’intero concerto, il pubblico lo ha ascoltato in quel rapito silenzio, riservato al miglior modo di far musica», “Washington Post” per il concerto alla National Gallery di Washington).

Un filo rosso figurativo e in parte descrittivo unisce i vari brani in programma: dall’integrale delle Images, incluse le Images oubliées, scritte nel 1894 e pubblicate postume soltanto nel 1977, alle Estampes del 1903, fino ai conclusivi Masques, …d’un cahier d’esquisses…e L’isle joyeuse, pagine pensate in origine da Debussy per una seconda Suite bergamasque e poi invece pubblicate singolarmente per motivi editoriali.