Due giovanissime star del violoncello, molto diverse tra loro, per due concerti di altissima qualità: così l’Unione Musicale inaugura le serie didomenica e l’altro suono della stagione 2017-2018.
Lorenzo Guida apre la serie didomenica
La serie didomenica si aprirà il 22 ottobre con un concerto in cui protagonista, insieme all’Ensemble d’archi del Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, sarà il giovanissimo Lorenzo Guida, diciottenne violoncellista torinese. Primo premio al Concorso di Vittorio Veneto e vincitore dell’“International Cello Competition” 2016 New York dell’International Artists Association, Lorenzo Guida sta muovendo i primi passi nel mondo del concertismo internazionale, forte di una tecnica e di una musicalità eccezionali grazie a cui ha ottenuto a soli sedici anni il diploma con lode e menzione. C’è un ché di sabaudo nelle sue esibizioni, un controllo e un’immersione nella musica quasi completamente scevri da ogni problematica di tipo tecnico e da ogni atteggiamento da enfant prodige, davvero rari in un violoncellista della sua età. Freschissimo borsista della De Sono Associazione per la Musica, grazie alla quale si sta perfezionando a Lugano con Johannes Goritzky (che sarà per l’occasione direttore del concerto), Guida eseguirà per l’Unione Musicale le rare Variations de concert per violoncello e archi di Jean Françaix.
Edgar Moreau e Il Pomo d’Oro inaugurano l’altro suono
Già del tutto a suo agio nel mondo delle star planetarie è invece Edgar Moreau, di pochi anni più grande di Guida (all’anagrafe ne risultano solo ventitré), ma che a giudicare dal palmares e dalle collaborazioni che si evincono dalla sua ricca biografia incarna perfettamente lo spirito dei solisti-millennials che presto conquisteranno tutti i palcoscenici: aspetto scapigliato, decine di video su YouTube, per l’Unione Musicale proporrà il 23 ottobre alcuni estratti di un album da poco uscito per la Warner Classic/Erato insieme al Pomo d’Oro, uno tra i migliori ensemble per quanto riguarda l’interpretazione con strumenti d’epoca. Secondo premio al Concorso Čajkovskij di Mosca, Moreau ha un approccio al violoncello così disincantato e luminoso da rendere naturale la sua interpretazione di un programma barocco così come dei grandi capolavori romantici.
Due nuovi inizi di carriera, differenti nei modi e nell’approccio al ruolo del solista ma entrambi da lasciare senza fiato!
Gabriele Montanaro