L’Astrée va “Alla ricerca di Orfeo” dall’antichità al Novecento

Il nome di Orfeo evoca immediatamente il legame tra parola, musica, amore e morte; in Occidente ha con la poesia un rapporto esclusivo testimoniato da innumerevoli opere letterarie dall’antichità sino all’epoca contemporanea. Ma Orfeo – con la sua lira capace di commuovere anche gli spiriti degli inferi – è anche uno dei padri della musica e a lui si ispira lo spettacolo Alla ricerca di Orfeo dell’ensemble l’Astrée, in scena al Teatro Vittoria lunedì 28 ottobre.

«L’idea di questo programma – ha dichiarato Giorgio Tabacco, direttore dell’ensemble l’Astrée è partita da Laura Torelli che mi ha proposto di costruire un percorso letterario e musicale sul mito di Orfeo. Ho accettato con entusiasmo e insieme abbiamo creato un viaggio che, partendo dal mondo classico, approda al Novecento sia per quanto riguarda l’ambito letterario che musicale. Un percorso che ci ha affascinato e stimolato tantissimo, che ha richiesto molte riflessioni, molto lavoro di ricerca ma che ci ha lasciati completamente liberi di seguire il nostro gusto e la nostra personalità».

Le numerosissime sono le trasposizioni musicali, pittoriche e scultoree ispirate al mito – da Monteverdi a Gluck, da Haydn a Vecchioni, da Poussin a Watherhouse, da Poliziano a Pavese al Buzzati di Poema a fumetti – rendono Orfeo un personaggio senza tempo che riesce ancora a sorprendere ed emozionare lo spettatore di oggi per la sua attualità che sfocia a tratti in illuminante e graffiante ironia.

«Altrettanto attuale e potente – afferma Tabacco – è il personaggio di Euridice, che nel nostro spettacolo diventa a sua volta protagonista, complici alcune autentiche perle letterarie che il pubblico potrà scoprire la sera del concerto. (Um)