Onestà innanzi tutto: il pianismo eccelso di Krystian Zimerman

Considerato uno dei maggiori pianisti viventi, Krystian Zimerman non smette di stupire e ogni suo recital è una vera lezione di stile pianistico, di coerenza interpretativa e di intelligenza musicale.
Il suo virtuosismo indiscutibile si accompagna sempre a una ricerca sofisticata del suono, di una bellezza pura, anche se afferma di non cercare un “bel suono” ma un “suono adeguato”, termine che allude alle sue qualità di interprete intransigente e perfezionista nei confronti della partitura: «Penso che l’onestà sia la cosa più importante: devi essere un esecutore onesto di un pezzo, e il pezzo si svilupperà nella tua arte».
Polacco, classe 1956, Zimerman vince a soli diciotto anni il Concorso Chopin di Varsavia, svolta che gli apre le porte di una straordinaria carriera. Oggi l’artista può scegliere di limitare la sua attività concertistica: non più di cinquanta concerti l’anno, un modo per rispettare il pubblico, prendendosi il tempo giusto per approfondire il repertorio scelto e proporlo con la necessaria maturità: «Cerco opere delle quali posso immaginare, visualizzare l’emozione e immergermi in essa. Se ho un’idea, non debbo nemmeno verbalizzarla o pensare come farla, il pianoforte la legge direttamente dalla mia anima ».
Un uomo e il pianoforte, quello suo, dal quale non si separa mai, che lo segue in tutte le sale del mondo e che accorda personalmente in assoluta solitudine: altro elemento che rende unico un concerto di Zimerman e molto fortunato il pubblico che vi partecipa! (Unione Musicale)