Serie YOUNG: le stelle di domani brillano all’Unione Musicale

Quello dell’Unione Musicale è da sempre un laboratorio in fermento che ha fatto del talent scouting una missione irrinunciabile. Sono tanti i grandi interpreti che qui hanno mosso i primi passi della propria carriera ancora giovanissimi, da Maurizio Pollini a Salvatore Accardo, da Mario Brunello a Pietro De Maria, senza contare in anni più recenti nomi come Alexander Romanovsky, Leonora Armellini e Daniil Trifonov.

Scovare gli astri nascenti del concertismo mondiale per dar loro spazio in cartellone si conferma anche quest’anno una scommessa per il futuro già vinta con la serie YOUNG, distribuita nel corso della Stagione 2019/2020 in sei concerti al Teatro Vittoria introdotti dalle guide all’ascolto di Benedetta Saglietti.

Ad inaugurare il ciclo sarà, sabato 19 ottobre, il duo composto dal californiano Stephen Waarts (violino) e dal torinese Gabriele Carcano (pianoforte) con una scelta di brani di Mozart, Schumann e Bartók. Programma che calza a pennello ai due musicisti, per i quali il duo rappresenta un’occasione di incontro fra carriere indipendenti, ma anche di successi inattesi come l’incisione nel 2018 dell’album Bartók & Schumann per Rubicon. Gli onori di casa per il violinista ventitreenne balzato all’attenzione internazionale con la vittoria al Concorso Queen Elisabeth nel 2015 spetteranno al più maturo Carcano, già affermato in sale e festival prestigiosi da quando nel 2004 vinse il Premio Venezia.

Sabato 16 novembre spazio al recital di Maddalena Giacopuzzi, al suo debutto all’Unione Musicale con alcune delle più belle pagine pianistiche di Bach, Schumann, Chopin e Debussy. Classe 1991, allieva di Leonid Margarius e Benedetto Lupo, la giovane solista veronese ha già collezionato vari riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali, giungendo fra i finalisti del Concorso Busoni nel 2013 e fra gli oltre 300 pianisti selezionati al Concorso di Cleveland nel 2016.

Martedì 4 febbraio sarà la volta del Quartetto Indaco, nato alla Scuola di Musica di Fiesole nel 2007 sotto il magistero di Piero Farulli e Andrea Nannoni e inserito nel progetto Le Dimore del Quartetto dal 2017. Composta dai violinisti Eleonora Matsuno e Jamiang Santi, dalla violista Francesca Turcato e dal violoncellista Cosimo Carovani, la formazione ha già messo a segno traguardi importanti come la vittoria al Concorso Enrica Cremonesi nel 2008 e il premio speciale “Jeunesses Musicales” al Paolo Borciani nel 2014. I quattro giovani archi affiancheranno due pietre miliari del repertorio quartettistico di Beethoven e Dvořák a un prezioso omaggio a Leonardo Da Vinci nel cinquecentenario della scomparsa.

Martedì 17 marzo la “principessa del violoncello” Anastasia Kobekina debutterà all’UM in abbinata al pluripremiato pianista svizzero Jean-Sélim Abdelmoula con un programma dedicato a Schumann, Juon e Strauss. Vincitrice del Concorso TONALi di Amburgo nel 2015 ed eletta “New generation artist” dalla BBC Radio3 nel 2018, la ventiquattrenne russa trapiantata a Berlino ha collaborato con maestri quali Vladimir Spivakov, Gidon Kremer e András Schiff. Proprio Schiff ha elogiato la sensibilità non comune alla tastiera di Abdelmoula, che con Kobekina si è esibito più volte in Germania.

Sabato 18 aprile il violinista tedesco Albrecht Menzel, che a 27 anni ha suonato con formazioni come la London Philharmonic e l’Orchestra della Radio di Monaco e collezionato i primi premi ai Concorsi Paganini di Genova e Toruń in Polonia, accosterà il suo Stradivari del 1709 alla “poetessa del pianoforte” Ran Jia, cinese di Shangai scoperta in Europa nel 2008 grazie a una tournée schubertiana che impressionò pubblico e critica.

Infine, martedì 5 maggio chiusura con l’atteso ritorno del Trio Chagall, salito alla ribalta con la vittoria recentissima del Premio Trio di Trieste e l’affermazione ad Amadeus Factory, l’X Factor della classica organizzato dalla rivista Amadeus e andato in onda su Sky. Formato da talenti davvero giovanissimi provenienti dal Conservatorio di Torino – Edoardo Grieco al violino, Francesco Massimino al violoncello, Lorenzo Nguyen al pianoforte – l’ensemble proporrà due brani di riferimento del repertorio fra le due guerre mondiali come il Trio in la minore di Ravel e il Trio in mi minore op. 67 n. 2 di Šostakovič.

Valentina Crosetto